Complemento Predicativo del Soggetto
1. introduzione
Simmetrico, come concetto, al complemento predicativo dell'oggetto, che si usa per attribuire una proprietà al complemento oggetto, c'è un complemento che serve per attribuire una proprietà al soggetto: si chiama complemento predicativo del soggetto, o più brevemente predicativo del soggetto.
Il complemento predicativo del soggetto potrebbe essere anche visto come una estensione della frase copulare, in quanto si usa per parlare delle proprietà del soggetto. Rispetto alla frase copulare, che usa solo il verbo essere, il complemento predicativo del soggetto è maggiormente flessibile, perché si può usare con una grande varietà di verbi e può quindi esprimere una maggiore varietà di significati.
Il complemento predicativo del soggetto è un sostantivo o un aggettivo che completa il senso del predicato e, nello stesso tempo, si riferisce al soggetto.
2. Come si fa
Un paio di esempi chiariranno il concetto. Cominciamo con un esempio in cui il complemento predicativo del soggetto è costituito da un aggettivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | sembra | tranquillo |
aggettivo |
L'aggettivo tranquillo, che completa il senso del predicato sembra e, nello stesso tempo, si riferisce al soggetto Enrico, è un complemento predicativo del soggetto.
Ora facciamo un esempio in cui il complemento predicativo del soggetto è costituito da un sostantivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | sembra | un vero lord |
sostantivo |
Nota che queste frasi sono molto simili a frasi copulari (o copulative) che usano il verbo essere e hanno un predicato nominale:
SOGGETTO | PREDICATO NOMINALE | |
COPULA | NOME DEL PREDICATO | |
Enrico | è | tranquillo |
Enrico | è | un vero lord |
Solo che la frase con il complemento predicativo del soggetto non usa il verbo essere, che esprime una certezza, e quindi non la possiamo considerare un predicato nominale: non sappiamo se Enrico sia realmente tranquillo, lo sembra soltanto...
3. con Verbi Copulativi
Il complemento predicativo del soggetto si ha di solito con i verbi copulativi, cioè con i verbi che, non avendo di per sé senso compiuto, si completano mediante un aggettivo o un nome, appunto il complemento predicativo, che collegano al soggetto.
Vediamo un elenco di questi verbi così che possiate imparare a riconoscerli e a capire quando potreste trovarvi davanti ad un complemento predicativo del soggetto. I più comuni sono:
- apparire
- divenire
- diventare
- parere
- risultare
- sembrare
E vediamo qualche esempio. Con un sostantivo nel ruolo di complemento predicativo del soggetto:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Questo film | pare | un capolavoro |
Enrico | diventerà | zio! |
verbo copulativo | sostantivo |
Oppure con un aggettivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Le tue previsioni | sono risultate | giuste |
Enrico | sembra | contento... |
verbo copulativo | aggettivo |
Nei vari esempi, il verbo da solo non ha un significato completo, e, di conseguenza, anche la frase in cui si trova non avrebbe senso senza il complemento predicativo del soggetto. Frasi come: Enrico sembra, Questo film pare, o Enrico è diventato, non dicono niente! Se però al verbo si aggiunge una parte nominale (nome o aggettivo) che dice che cosa il soggetto sembra, pare, o diventa, verbo e frase acquistano un preciso significato. I verbi come sembrare, parere e diventare si chiamano verbi copulativi: fanno da collegamento tra il soggetto e le caratteristiche che attribuiamo al soggetto.
4. con Verbi Appellativi, Elettivi, Estimativi, Effettivi, in Forma Passiva
Ci sono quattro categorie di verbi molto importanti che reggono un complemento predicativo del soggetto quando sono usati in forma passiva. Queste quattro categorie sono:
- verbi appellativi (chiamare, dire, soprannominare ecc.)
- verbi elettivi (eleggere, nominare, proclamare, dichiarare ecc.)
- verbi estimativi (stimare, giudicare, ritenere ecc.)
- verbi effettivi (fare, rendere, creare ecc.)
Quando reggono un complemento predicativo del soggetto, e quindi svolgono una funzione copulativa tra il soggetto e questo complemento, si dice che hanno un ruolo copulativo, un po' come se fossero il verbo essere. Vediamo un esempio per ciascuna categoria.
Con un verbo appellativo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | è soprannominato | 'il mago' |
verbo appellativo | sostantivo |
Con un verbo elettivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | è stato eletto | rappresentante di classe |
verbo elettivo | sostantivo |
Con un verbo estimativo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | è considerato | molto intelligente |
verbo estimativo | aggettivo |
Con un verbo effettivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | fu reso | migliore |
verbo effettivo | aggettivo |
Quando questi verbi sono usati in forma attiva reggono invece il complemento predicativo dell'oggetto. Questo che segue è solo un esempio, ma ne potremmo fare di simili con tutti gli altri verbi:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DELL'OGGETTO | COMPLEMENTO OGGETTO |
Enrico | rese | migliori | le riunioni |
verbo effettivo | aggettivo | sostantivo |
5. con i Verbi effettivi
I verbi effettivi sono verbi che esprimono una trasformazione o uno stato.
I principali verbi effettivi sono nascere, crescere, morire, rimanere, restare, risultare, farsi.
Questi verbi hanno di per sé un significato compiuto e, quindi, formano delle frasi predicative; siccome sono verbi intransitivi, non reggono un complemento oggetto.
Ma i verbi effettivi possono reggere un complemento predicativo del soggetto quando sono seguiti da un aggettivo o da un nome che risultano loro necessari per avere un senso compiuto nel contesto della frase. In questo caso si dice che hanno una funzione copulativa.
Vediamo qualche esempio di verbo effettivo usato come predicato verbale:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO INDIRETTO |
Enrico | è nato | a Genova |
Mazzini | è morto | a Londra |
Quella donna | vive | a Milano |
verbo effettivo |
Nella valutazione di questi verbi bisogna stare molto attenti e distinguere con precisione quando sono usati in una frase predicativa da quando hanno una funzione copulativa e reggono un complemento predicativo. Quando sono usati come normali verbi intransitivi, come negli esempio qui sopra, essi costituiscono senz’altro il predicato verbale del gruppo verbale.
Ecco alcuni esempi usando i verbi dell'esempio precedente in una frase con un complemento predicativo del soggetto:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Enrico | è nato | fortunato |
Mazzini | è morto | povero |
Quella donna | vive | sola |
verbo effettivo | aggettivo |
In queste frasi infatti, non si vuole semplicemente comunicare che Enrico è nato, quella donna vive e Mazzini è morto, ma sono gli aggettivi che seguono i verbi che precisano il loro significato.
Quindi, se il nome o l’aggettivo in questione risultano necessari al verbo perché solo grazie ad essi il verbo acquista un significato pieno nell’ambito del contesto in cui si trova, il verbo svolge una funzione copulativa, e quindi regge un complemento predicativo del soggetto.
6. con Verbi Intransitivi e Riflessivi, o in Forma Passiva
Oltre che con i verbi copulativi, il complemento predicativo del soggetto si può avere con qualsiasi altro verbo intransitivo, riflessivo o passivo. Infatti, anche con i verbi di senso compiuto, e pertanto usati in funzione di predicato verbale, può essere presente, con valore accessorio, un aggettivo che si riferisce al soggetto e che serve a completare il significato del verbo, e che ha quindi la funzione di complemento predicativo del soggetto.
Vediamo qualche esempio, uno per ciascuna delle tre possibilità.
Con un verbo intransitivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
La Mamma | tornò | molto stanca |
verbo intransitivo |
Con un verbo riflessivo:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Laura | si è fatta | ancora più bella |
verbo riflessivo |
Con una forma passiva:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Questa mela | è stata mangiata | ancora acerba |
verbo in forma passiva |
Dunque in queste frasi, gli aggettivi stanca, bella e acerba si riferiscono tanto al soggetto quanto al predicato e costituiscono pertanto dei complementi predicativi del soggetto.
Talvolta, con questi verbi, l’aggettivo che ha il ruolo di complemento predicativo del soggetto è introdotto dalle preposizioni da o per, o dall’avverbio come:
SOGGETTO | PREDICATO VERBALE | COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO |
Laura | entrò | per prima |
Enrico | si è comportato | da stupido |
Il nostro amico | interverrà | come sindaco |
7. come distinguerlo?
Come distinguere allora quando il nome ha il ruolo di apposizione, quando di predicato nominale e quando infine di complemento predicativo del soggetto? Ecco tutto riassunto in uno schema:
-
in quanto apposizione, il nome accompagna e determina solo il nome cui si riferisce.
-
come predicato nominale, il nome è sempre collegato al soggetto dalla copula o da un verbo copulativo.
-
infine, come complemento predicativo del soggetto, il nome si differenzia dall’apposizione perché determina tanto il verbo quanto il soggetto, e dal predicato nominale perché non è collegato al soggetto da un verbo copulativo.
Che dire? Spero vi risulti tutto chiaro!